La Fluoroprofilassi

La fluoroprofilassi consiste nella prevenzione della carie dentaria attraverso l’utilizzo del fluoro, un minerale che favorisce la formazione di uno smalto più resistente all’attacco acido della placca batterica e che, se assunto una volta che il dente si è formato, lo protegge dalla placca batterica.

Quando il dente è formato il fluoro favorisce la remineralizzazione dello smalto già lesionato dagli acidi della placca batterica e, particolare non trascurabile, inibisce il metabolismo dei batteri della placca.
 I dentifrici fluorati sono pertanto più efficaci nella prevenzione della carie dentaria rispetto ai dentifrici non fluorati.

Precauzioni nell’uso di dentifrici fluorati nel bambino:
 Il bambino va educato all’igiene orale precocemente, ma al disotto dei 6 anni ha bisogno del controllo di un adulto quando spazzola i denti. Chi supervisiona deve accertarsi che il bambino utilizzi piccole porzioni di dentifricio e che ne inghiotta la minore quantità possibile.
 I dentifrici al fluoro sono disponibili in tre concentrazioni.

A bassa concentrazione, con meno di 600 ppb; a concentrazione standard, con circa 1000 ppb; ad alta concentrazione, con circa 1500 ppb. 
Dall’età di 6 anni, quando i denti anteriori non sono più a rischio di opacità causate dall’ingestione di fluoro si possono usare dentifrici ad alta concentrazione.
 Sotto i 6 anni con basso rischio di carie va usato un dentifricio a bassa concentrazione di fluoro, mentre ad alto rischio di carie a media concentrazione.

La Sigillatura dei solchi

La sigillatura dei solchi rappresenta un’ulteriore forma di prevenzione primaria della carie.

Le superfici masticatorie dei molari hanno profondi solchi al cui interno può infiltrarsi e rimanere intrappolata la placca batterica. Queste aree, quindi, sono fortemente esposte al rischio di carie anche quando viene attuata una corretta igiene orale.

Il sigillante dentale è una speciale resina bianco-trasparente a rilascio continuo di ioni fluoro, che viene fatta scorrere all’interno dei solchi occlusali, trattati a loro volta in precedenza con un acido per renderli porosi e far aderire quindi efficacemente il sigillante che indurisce grazie  all’utilizzo di lampade alogene e che, una volta applicato, impedisce alla placca batterica di penetrare all’interno dei solchi.

Le sigillature sono fatte su denti posteriori, premolari e molari poichè questi sono i denti che di solito presentano solchi e fessure sulla superficie di masticazione. 
La sigillatura dei solchi è una pratica rapida e indolore e viene eseguita ,di solito,  intorno ai sei anni, non appena i molari erompono completamente.